Tempo che manca

 

Da quanto tempo non scrivo su questo blog… ma non voglio abbandonarlo, non lo abbandonerò mai! E’ che ho avuto tanto da studiare… tantissimo… un esame nuovo, un esame per ricominciare. Di colpo la laurea, la gioia di esserci riuscito, non conta più niente… Devo ricominciare, prendere un’altra laurea, stavolta magistrale. E il primo esame è di letteratura inglese… da Shakespeare fino a James Joyce… praticamente, un universo! E poi, due autori così diversi… Shakespeare così straordinario, così meraviglioso… e Joyce così masturbatore, descrittore della mediocrità…

Naturalmente, questo esame non è solo un esame, per me. E’ l’ennesima guerra. Mia madre, giorni fa, è inciampata e caduta in giardino… deve essersi incrinata qualcosa, ma ha una forza di volontà mostruosa e non si è messa a letto… rifiuta qualunque aiuto, salvo poi piagnucolare e lamentarsi che è sempre sola… naturalmente, il suo dolore per la caduta è diventato, nella sua mente ossessiva, il dolore di un tumore mortale alle ossa…

A volte la sento, mentre sono al computer e lei creda che io non faccia attenzione, parlare con papà. Dice “le mie preoccupazioni sono tutte per Gianfranco. Ha 26 anni, non ha una donna, non ha un lavoro fisso, non studia, è un debosciato… non combinerà mai niente nella vita… quando moriremo, sarà solo come un cane…”.

Sono parole che pesano come una maledizione, come spine nella carne… e non ho la forza di urlarle in faccia NON SONO IL FALLITO CHE PENSI! MI SONO LAUREATO! QUANDO FACCIO IL MIO LAVORO DI GUIDA, LA GENTE MI APPREZZA, MI APPLAUDE!

Mia madre calcola la vita solo in termini di soldi che entrano a fine mese e di attesa della morte…

Così l’esame di domani non è solo un esame. Se fallisco, i danni si ripercuoteranno sulla mia famiglia. Mia madre crollerà sempre di più nella depressione, da cui non vuole curarsi. Si nomina la possibilità che lei si curi dalla depressione, e lei urla e piange…

L’altra sera, mentre sentivo Roberto Benigni cantare con quella dolcezza l’inno d’Italia, la vita di Mameli, mi sentivo piccolo piccolo… oh, come sarebbe stato bello nascere al tempo degli eroi! Morire giovane, certo, ma da eroe! Lasciare un ricordo eterno, dare la vita per un ideale!

Ma forse, no, nemmeno quersto è giusto… tanto, cent’anni dopo, si alza sempre un Borghezio qualunque a dire che l’Unità d’Italia è giorno di Lutto Nazionale. Oh, cosa vorrei poter fare, ad uomini così! La rabbia che mi viene, stringo il pugno e le unghie mi pungono la pelle. Eppure, gli eroi sono morti anche per questo. Per regalare a tutti la Libertà, la libertà di poter dire persino “Voi non siete eroi”.

Ho tanta paura, per domani. Tanta paura.

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5 risposte a Tempo che manca

  1. Rosa Andronaco ha detto:

    ciao gianfranco, io fossi in te nn avrei paura… devi essere conscio delle tue capacità, nn ti sottovalutare… mi pare che tu abbia tutti i numeri al posto giusto x riuscire…
    x quanto riguarda le ansie di tua madre, sai che ti dico? fregatene…
    nn voglio essere dura… sn madre e sn figlia..e so quanto una madre può essere oppressiva ed asfissiante con paure inutili, dannose e nn costruttive, e in quanto figlia so il bene che si vuole ai genitori, anche se ci divide un abisso di incomprensioni… un pizzico di sano egoismo te lo devi imporre x poter respirare, x poter sentire i tuoi pensieri… nn andrai all’inferno x questo … nn è questione di nn avere rispetto o educazione nei confronti dei genitori, ma è il fatto di volersi bene in primis e di nn permettere a nessuno di sistruggere il nostro io…
    quindi nn sei responsabile di tutto ciò che accade, capisco i pensieri negativi di tua madre xkè sn quelli di una persona che nns i vuole fare aiutare… di chi vede il bicchiere sempre mezzo vuoto… di chi vede solo i difetti soprattutto nelle persone che ama di piu’… perchè nn obiettiva…
    se nò altrimenti come mai gli altri ti apprezzano??? ti applaudono? gli amici ti stimano??? sn tutti in errore, o forse solo una persona se pur per amore è in errore??? amare tanto nn vuol dire amare nel modo giusto…. anzi …
    scusami se mi sn dilungata e permessa di scrivere ciò che penso…
    liberissimo di cancellare il commento…ciao gian!!! in bocca al lupo vedrai che sarà un successo…sii positivo e vai carico e sicuro di te!!! un abbraccio fraterno ciao

  2. zrcadlo84 ha detto:

    Cancellare il commento, Rosa???? Ma neanche se mi pagassero, lo farei! 🙂 Io ti voglio tanto bene e ti ringrazio tanto per il coraggio che mi dai… se domani ce l’avrò fatta, tutto sarà a posto! Se non ce l’avrò fatta, dovrò ancora lottare… ma non mi arrenderò!
    Ti abbraccio con tutto il cuore!

  3. Harielle ha detto:

    Non avere mai paura, Gianfranco. Hai SOLO 26 anni, e il futuro è tutto davanti a te.
    E’ giusto essere vicino ai tuoi genitori, preoccupati e persi nei loro dolori dell’anima, ma non sentirtene responsabile in modo eccessivo.
    E poi, perchè dovrebbe andarti male l’esame? Sei già un ragazzo così colto. Se vuoi un’iniezione di autostima, scrivimi via mail prima dell’esame 🙂
    ps: alla tua età, adoravo Joyce, ma, vent’anni dopo, penso che non riuscirei mai più a rileggere l’Ulisse…altra cosa, invece, The Dubliners.

  4. Mafy'84 ha detto:

    ciao Gianfranco, mi auguro che l’esame sia andato bene, so come ci si sente, ho preso anch’io la specialistica da quasi due anni ormai. so che non dovrei dirlo, ma penso che i tuoi genitori in un certo senso abbiano ragione, ma, credimi, se ti criticano lo fanno perché ti vogliono bene e sperano di spronarti a dare sempre il meglio di te stesso. detto chiaramente: tu hai 26 anni (siamo coetanei) ma loro, a quanto dici tu, non sono più giovani, tu sei figlio unico, non hai fratelli né sorelle, ed è normale che loro si preoccupino per il tuo futuro perchè credono che sarai solo e non potrai sopravvivere senza un titolo di studio e senza un lavoro. che dire? dimostra loro il contrario! studia (altrimenti arriverai a 30 anni per laurearti e ricordati che oggi avere una laurea non significa avere un lavoro assicurato), impegnati di più, impara a fare qualche lavoretto di casa (pulire, cucinare, stirare, etc…) che ti tornerà utile nel caso dovessi vivere da solo (potresti anche dover andare fuori per lavorare dopo la laurea) e che ti farà anche perdere qualche chilo senza andare in palestra, tieniti pronto a fare qualche sacrificio e a rinunciare alle comodità, dimostra che non sei più un bambino, tira fuori il carattere e ti dico che troverai anche una ragazza!
    Ho pianto anch’io quando Benigni ha fatto l’esegesi dell’inno nazionale, ho sempre amato la storia del risorgimento, ma mi ha fatto inorridire il contrasto tra il sacrificio di quei giovani patrioti e le schifezze di oggi che porteranno alla distruzione del nostro paese se non facciamo qualcosa! ciao e buona serata.

  5. zrcadlo84 ha detto:

    Ti voglio bene, Mafy! 🙂 L’esame è andato benissimo, grazie a Dio che mi ha aiutato… ho preso 30! 🙂
    Ti abbraccio con tutto il cuore!

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